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lunedì 30 settembre 2013

Rinnovare la propria casa dipingendo le pareti in maniera facile, veloce ed economica - Tinteggiare casa in maniera veloce e low cost



Dovete tinteggiare i muri di casa e dopo aver chiesto il parere dell’imbianchino state per cambiare idea di fronte al prezzo così alto del preventivo?

Niente panico perché vi spieghiamo come dipingere le pareti di casa in maniera facile ed economica.

COME DIPINGERE CASA IN MANIERA FACILE ED ECONOMICA
Prima di cominciare armatevi di un rullo, una paletta, una pennellessa, un pennello piccolo per rifinire gli angoli, una spugna, il fissativo, una bottiglia di acquaragia, una griglia per strizzare il rullo, alcuni teli di nylon o di plastica, della carta abrasiva e dello stucco.



QUALE PITTURA SCEGLIERE PER LE PARETI DI CASA
A questo punto dovete scegliere il colore con cui dipingere i muri. Un’idea originale sarebbe quella di utilizzare un colore diverso per ogni stanza.
Sul mercato potete trovare diversi tipi di pittura: da quella acrilica che ha un’elevata copertura a quella isolante che costa un pò di più rispetto alle altre ma è in grado di migliorare l’isolamento termico e acustico delle pareti.
Cercate di scegliere bene quella che più si adatta ai diversi ambienti della vostra casa: ad esempio per la cucina sarebbe meglio quella resistente ai vapori.

COME ORGANIZZARE L’AMBIENTE
Una volta recuperato tutto l’occorrente potete iniziare ad organizzare l’ambiente. Spostate i mobili e, dopo averli raggruppati al centro della stanza, copriteli con i teli. Subito dopo, coprite pavimento e i termosifoni con vecchi giornali o cartoni e isolate gli interruttori della luce, gli infissi e i battiscopa con del nastro adesivo di carta. Non dimenticate di proteggere anche i lampadari: potete adoperare teli di stoffa o plastica.



COME DIPINGERE LE PARETI DI CASA
Prima di iniziare a dipingere controllate bene le pareti: se sono in cattive condizioni stuccate le eventuali crepe e con l’aiuto della carta abrasiva lisciate la superficie;
Versate parte della pittura nel secchio e, a seconda del tipo di pittura scelta, diluitela con acqua;
Prendete il pennello e cominciate a dipingere a partire dagli angoli, rifinendo gli spigoli con una pennellessa;
Una volta terminate le pareti potete passare a dipingere il soffitto. In questo caso è bene iniziare dall’esterno per poi proseguire verso il centro;

Lasciate asciugare e poi il giorno dopo passate una seconda mano di vernice sia sulle pareti che sul soffitto. Se create uno stacco tra il soffitto e la parete lasciando una sorta di cornice bianca lungo il perimetro superiore della stanza, l’ambiente sembrerà più ampio;

Con un pizzico di creatività potete anche provare a personalizzare le pareti creando degli effetti colorati e particolari. Ricordate: i colori non sono solo belli da vedere ma fanno anche bene all’umore.





Menù LOW COST : come preparare in casa delle ottime gallette di riso, un ottimo spuntino leggero e sano e soprattutto a costo quasi zero






Per uno spuntino sano e per non sprecare soldi in costosi snack industriali ecco la ricetta per preparare in casa delle ottime gallette di riso.

Povere di grassi, le gallette di riso sono perfette per un fuoripasto o uno spuntino leggero.

Ma non solo: se accompagnate da un contorno di fiocchi di latte, pomodori, prosciutto crudo, melanzane grigliate o mozzarella possono trasformarsi in un piatto gustoso che sazia ma senza appesantire.

RICETTA GALLETTE DI RISO FAI DA TE 

Ecco la ricetta per preparare le gallette di riso direttamente in casa in maniera genuina e sana :

Ingredienti:
280 grammi di farina di riso
100 grammi di farina di mais
3 cucchiai d’olio
2 bicchieri di latte di soia
2 cucchiai di malto di riso

Preparazione:
- Versate in una ciotola la farina di riso e di mais setacciate.
- Aggiungete tre cucchiai di olio e cominciate a mescolare. Aggiungete il malto di riso e continuate a mescolare.
- Unite infine il latte e impastate fino da ottenere un composto omogeneo: se volete ottenere delle gallette di riso più croccanti unite due bicchieri di riso soffiato.
- A questo punto non vi resta che far riposare il composto per circa 30 minuti. Nel frattempo portate il forno a 180 gradi.
- Trascorsi i 30 minuti, stendete l’impasto con un mattarello  e con l’aiuto di un bicchiere o di una formina, ritagliate le vostre gallette facendo in modo che abbiano uno spessore di circa mezzo centimetro.
- Disponete le gallette su una teglia ricoperta con la carta da forno, infornate per circa 20 minuti ed ecco pronte le vostre  gallette di riso fatte in casa.



Una semplice ricetta per un piatto da usare come spuntino :

Gallette di riso con prosciutto crudo e melanzane grigliate

Ingredienti:

2 gallette
1 fetta di melanzana
prosciutto crudo q.b.
olio evo q.b.
aceto q.b.
prezzemolo q.b.
basilico q.b.
sale q.b.

Per le melanzane grigliate:

Tagliare a fette le melanzane a fettine, salarle e lasciarle in un colapasta per almeno un’oretta cosicchè perdano un pò della loro acqua.
Nel frattempo preparare un condimento con olio evo, aceto, prezzemolo, basilico e sale.
Su una piastra grigliare le fette di melanzane, disporle in una pirofila e coprire con il condimento. Lasciare il frigo per qualche ora prima di gustarle.

Per il panino di gallette:
disporre su una galletta alcune fette di prosciutto crudo e una fetta di melanzana grigliata. Coprire con un’altra galletta di riso e.. buon appetito !!





Tutti i trucchi per risparmiare inchiostro e allungare la vita delle cartucce della vostra stampante - Come stampare in maniera intelligente




Uno dei problemi più fastidiosi dell'era informatica è la bassa durata delle cartucce di inchiostro della stampante e il loro prezzo elevato, tanto che una stampante nuova, costa meno di due cartucce di inchiostro !!

Ecco alcuni semplici ma utilissimi trucchi per allungare la vita delle stampanti e delle cartucce di inchiostro.
Come fare le stampe in modo più efficiente e con meno sprechi.

Tralasciando il fatto che, a seconda della tipologia di stampante che si acquista, è già possibile risparmiare inchiostro e toner, in questo articolo, supponiamo che abbiamo già una nostra stampante e che vogliamo utilizzarla nel modo più efficiente per farla durare di più , mantenendo una decente qualità di stampa.

1) Usare l'Ecofont
Il carattere Ecofont è stato sviluppato dalla Spranq e, come si può vedere nell'immagine, è un tipo di scrittura caratterizzato da minuscoli fori che fanno risparmiare inchiostro.
Chiaramente, l'immagine è ingrandita, la scrittura reale posso assicurare, è assolutamente leggibile e presentabile anche a livello lavorativo e aziendale.
Secondo le stime, questo tipo di di carattere fa risparmiare circa il 20% di inchiostro o di toner, rispetto ai font standard.
Per usare la versione gratuita si deve scaricare il file ttf dell'Ecofont Vera Sans regular.
Sul sito sono disponibili comunque istruzioni dettagliate per guidare utenti meno esperti all'installazione; su Windows, è facilissimo e basta spostare il file ttf scaricato, nella cartella C:/Windows/Fonts.
Aprendo, ad esempio, Microsoft Office Word, si troverà, nel menu a tendina della scelta carattere, il tipo Ecofont Sans.

Consigli generali nello scrivere sui programmi di video scrittura sul computer come Word o OpenOffice sono poi di usare il meno possibile il testo in grassetto e di scrvere con caratteri più piccoli.

Per i grafici e i designer conviene che utilizzino le moderne tecniche di separazione dei colori al fine di evitare inutili sprechi di inchiostro.

2) La Revisione del documento
Ritengo sia assolutamente inutile stampare qualcosa, prima di aver rivisto a fondo il contenuto per controllare errori e rischiare di dover stampare un documento più e più volte.
Selezionare quindi quello che si vuole stampare perchè, generalmente, di un manuale o di un libro, si può aver bisogno solo di alcune pagine o alcuni capitoli quindi è inutile stamparlo tutto interamente.
Inoltre è veramente dispendioso stampare la grafica, le foto e i disegni quando quel che interessa è soltanto il testo.

3) Configurare le opzioni di Word
Se si stampa una parte di testo per la correzione di bozze si deve sempre stare attenti a stampare con attivata l'opzione "bozza veloce".
Prma di stapare quindi è consigliabile assicurarsi che questa opzione sia settata correttamente, quindi senza mai stampare cliccando sul pulsanti di stampa ma andando su File-->Stampa-->Proprietà di stampa.

4) Quando si stampa di una pagina web oppure interi siti internet, bisogna fare attenzione a tutti gli elementi inutili ed eliminare tutta la grafica, pubblicità e immagini.
Si può fare senza software aggiuntivi ma, molto meglio grazie a dei servizi online come Print What You Like descritti in un altro post.

5) Usare un programma che gestisca meglio le stampe.
Printeco è un programma per Windows che si installa come estensione di Microsoft Office per Word, Excel e Powerpoint.
La versione gratuita per uso personale permette di gestire la stampa dei documenti aperti con i programmi Office in modo da risparmiare inchiostro e fogli di carta con semplicità.

Un altro programma più complesso e interessante è GreenPrint che analizza i processi di stampa e, guidato dall'utente, elimina da solo tutte quelle pagine che vengono stampate inutilmente e quelle indesiderate.
Inoltre, è possibile stampare un file trasformandolo in PDF, che non richiede nè inchiostro/toner nè carta.
Per fornire un po 'di motivazione, GreenPrint tiene traccia della quantità di carta che riesce a far risparmiare.

6) Opzioni di configurazione di una stampante
Invece di scegliere manualmente la "bassa qualità" o la "bozza veloce" ad ogni stampa, come indicato sopra, è preferibile mettere questa impostazione di default in modo da usarla sempre e, solo occasionalmente, cambiare manualmente per stampare a qualità più alta.
Per impostare permanentemente le impostazioni di stampa, bisogna andare (per Windows) su Start > Impostazioni > Stampanti e fax, premere il tasto destro sulla stampante che viene utilizzata, selezionare "Preferenze di stampa".
Ora, il modo di presentare queste opzioni dipende dalla marca della stampante quindi cerco di dare una linea guida generale per dove trovare le opzioni che interessano questo post.

a) Prima di tutto, prendere nota delle opzioni di layout di stampa.
Si deve considerare si possono stampare più pagine su un unico pezzo di carta e su entrambi i lati di un foglio.
Entrambe le opzioni possono risparmiare un sacco di inchiostro / toner e carta stessa.
Devo ricordare che se si modificano le impostazioni da qui, ogni processo di stampa userà questa impostazione predefinita.

b) Stampare in bianco e nero (greyscale) perchè la cartuccia dei colori costa molto di più della cartuccia nera e si consuma molto rapidamente.

c) Per alcune stampanti è possibile ridurre la risoluzione grafica.
Questa opzione è di solito all'interno del menu "impostazioni avanzate".
300 dpi (dots per inch) sono in genere sufficienti per la maggior parte degli scopi, tra l'altro, l'alta risoluzione ha senso solo se si sta utilizzando carta fotografica di alta qualità perchè la carta normale non recepisce alcun miglioramento.

A seconda dei casi poi, alcune stampanti, hanno delle opzioni predefinite per il risparmio di inchiostro che si chiama, generalmente, "Ecoprint" e, se c'è, conviene usarla.

7) Usare sempre l'anteprima di stampa e controllare ciò che si sta stampando.
Dopo si può decidere di modificare manualmente le impostazioni, per esempio, stampare più pagine su un foglio solo oppure di ridurre le dimensioni di un'immagine o, ancora, per fogli di calcolo tipo Excel, diminuire la dimensione delle tabelle stringendole in modo appropriato e facendone entrare il più possibile in un unico foglio.

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8) Quando si avvia una stampa, pare banale dirlo, ma non si pensi che il pc non abbia recepito il comando.
Capita spesso infatti che il computer tardi a stampare, perché magari è rallentato da altri programmi o processi, e ho visto persone inesperte premere più volte il tasto di stampa perché convinti che il pc non abbia preso il comando.
Il risultato è poi di avere 5/6 copie dello stesso foglio perché è stato stampato più volte.
Ebbene, basta premere il tasto stampa una sola volta e attendere perchè nel caso ci siano errori, questi verranno senz'altro segnalati: può essere che si sia inceppata la carta, può essere finita, oppure ci sono problemi di comunicazione tra stampante e pc o ancora la stampante è spenta...
Nei casi in cui ci si sbagliasse bisogna cancellare i processi e le code di stampa.

9) Spegnere la stampante quando non viene utilizzata perché, a parte il risparmio energetico, bisogna anche sapere che, quando essa è spenta, le cartucce di inchiostro vengono protette e non si seccano conservando una maggiore autonomia di inchiostro.

10) Stampare fino a che non si esaurisce del tutto la cartuccia senza allarmarsi se il pc segnala che l'inchiostro sta per esaurirsi.

11) Per ultima cosa, consiglio sempre di dare una letta ai manuali di istruzione della stampante per seguire i consigli di manutenzione che vengono regolarmente ignorati da tutti.

12) In generale è sempre meglio evitare di sprecare carta stampando, ma se proprio è necessario cerchiamo di farlo bene. A seconda del broswer utilizzato è possibile risparmiare inchiostro grazie a delle semplici ma utili ADD-ON.

CHROME: PRINTER FRENDLY Se Chrome è il browser scelto, Print Friendly  potrebbe essere l’addon giusto. La stampa è immediatamente resa più facile grazie al fatto che viene aggiunto un pulsante della barra degli strumenti, così non è più necessario navigare attraverso i vari menu di Chrome.
Ci sono alcuni modi in cui è possibile migliorare la stampa delle pagine web.

Un modo facile e veloce per risparmiare carta e inchiostro è spuntare la casella Remove Image, ma è inoltre possibile utilizzare il menu a discesa Text Size per stipare quanti più contenuti possibili su ogni pagina.
Nella finestra dell’Anteprima di Stampa, è possibile fare clic su qualsiasi elemento della pagina per rimuoverlo, così si può facilmente eliminare pubblicità ed elementi indesiderati. Non appena si preme il pulsante Print la solita finestra di dialogo di stampa verrà chiamata in azione in modo che sia possibile scegliere di stampare a una qualità inferiore per risparmiare ancora più inchiostro.

FIREFOXPRINT EDIT. Print Edit è un altro addon a cui è possibile accedere tramite un pulsante della barra degli strumenti – anche se, stranamente, questo è un pulsante multifunzione che ha come impostazione predefinita la normale stampa. Fare clic sulla freccia a destra del pulsante e selezionare Print Edit per iniziare a modificare i parametri.
L’addon fa un lavoro magnifico nel rimuovere tutti i contenuti inutili da solo, senza dover fare nulla. Un algoritmo è utilizzato per identificare le barre di navigazione, i banner e le pubblicità che devono essere rimossi, ma poi si è liberi di iniziare a modificare il contenuto rimanente.
Fare clic su qualsiasi elemento della pagina – sia esso testo o immagine – e diventa possibile utilizzare la barra degli strumenti superiore per scegliere cosa fare. Fare clic su Delete e l’elemento selezionato verrà rimosso e il resto della pagina spostato a riempire lo spazio vacante. È anche possibile utilizzare l’opzione Hide per non stampare un particolare elemento, ma lasciare un riquadro invisibile al suo posto per conservare la formattazione.

13) Se vuoi stampare il contenuto di un sito Internet, senza gli elementi inutili che ti farebbero solo sprecare inchiostro e carta, puoi utilizzare il servizio gratuito PrintWhatYouLike. Infatti PrintWhatYouLike permette di confezionare, a partire da una pagina Web, una pagina da stampare con i soli contenuti del sito Internet.

Collegati sul sito Internet di PrintWhatYouLike, digita l’indirizzo della pagina Web da stampare nel campo di testo Enter a url to start e fai click sul pulsante Start.

La pagina Web che si apre è composta da due parti: una a destra, contente la pagina Web da stampare, ed una a sinistra, contente gli strumenti di lavoro per eliminare gli elementi inutili dalla pagina Web da stampare. Passando con il mouse sugli elementi della pagina Web da stampare questi vengono delimitati con una cornice rossa.

Fai click con il tasto sinistro del mouse sugli elementi che intendi stampare per selezionarli (saranno evidenziati di colore giallo) e fai click sul pulsante Isolate nella sezione Selection. Viene creata una pagina Web con solo gli elementi selezionati. Se la pagina Web ha uno sfondo colorato e vuoi rimuoverlo, fai click sul pulsante Remove Background.

Per stampare la pagina Web ripulita degli elementi grafici inutili, fai infine click sul pulsante Print.

Segnalateci se avete altri utili consigli su come risparmiare inchiostro e cartucce !!

Ricordatevi che esistono siti che vendono cartucce non originali per tutti i modelli di stampanti a costi molto ridotti :

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domenica 29 settembre 2013

Riciclo creativo - come utilizzare vecchi computer o parti di esse in modo alternativo





Diciamocelo, dei computer non possiamo proprio fare a meno, che sia per svago, per studio o per lavoro.

Quanti di voi dispongono di un computer ormai vetusto? La tecnologia corre veloce e come altri oggetti tecnologici, i pc purtroppo non possono durare in eterno ed arriva per chiunque prima o poi il momento di dover acquistare un nuovo computer per sostituirne uno vecchio, obsoleto o non più funzionante.

Riciclare un computer, o parti di esso, è semplice e divertente. Prima di procedere nel dettaglio di come riutilizzare un desktop per altri scopi, è bene vagliare se il dispositivo possa essere sfruttato per funzioni rinnovate e, in caso contrario, apprendere come smontare ogni sua parte.

È però necessario chiedersi se un vecchio computer non possa giovare a qualcuno meno fortunato di noi: anziché partire subito con il fai-da-te, sarebbe corretto chiedere a organizzazioni, scuole o parrocchie nelle vicinanze se desiderino ricevere un vecchio computer in dono.

Molti dei computer dismessi possono in realtà ricevere una nuova vita. Potrebbero non essere sufficientemente potenti per l’elaborazione grafica dell’ultimo sparatutto o non supportare pienamente le pesanti applicazioni via browser, ma come soluzione alternativa per l’intrattenimento da salotto potrebbero essere più che sufficienti. Basta a volte installare dei sistemi operativi molto leggeri – come una delle tante distribuzioni Linux – per avere un torretta da collegare al televisore per la riproduzione di file multimediali, la musica e lo streaming di base.

Se il vostro vecchio computer è dotato di lettore DVD, potete pensare di riporlo vicino al televisore, collegarlo ad esso ed utilizzarlo per godervi i vostri film preferiti direttamente dallo schermo del televisore e seduti comodamente sul divano.

Per procedere in questo proposito, oltre al sistema operativo, ci si deve accertare delle uscite video a disposizione. Normalmente tutti i computer hanno un’uscita VGA, ma i più vecchi potrebbero non essere dotati di HDMI o DVI, gli standard moderni di monitor e televisori. In commercio esistono degli adattatori VGA-DVI o VGA-HDMI a basso prezzo: funzionano in modo egregio, seppur con delle limitazioni della qualità visiva. Non mancano anche le conversioni da VGA a SCART o S-Video (le connessioni simil-RCA sulla TV), ma si tenga presente come la qualità a schermo sia molto bassa. È molto probabile che si riesca a godere di un film, mentre i testi delle funzioni del software – menù e pulsanti – potrebbero apparire troppo sfocati. Se il collegamento non fosse possibile, e non vi è possibilità di aggiornare la scheda grafica per abilitare le uscite, si proceda quindi alla fase di smontaggio e di riciclo.

Smontaggio del computer

Riferendosi a un desktop, ogni componente interna sarà mediamente semplice da raggiungere e da smontare, per poi utilizzarla nel riciclo. Si sviti innanzitutto il pannello laterale del computer, in genere quello di destra guardando la torretta dal retro. Si parta scollegando tutti i cavi disponibili, in genere collegati a dispositivi o alla scheda madre da apposite prese: cavi dell’alimentatore, cavi dati del DVD e del disco fisso, connessioni USB, audio e via dicendo. Si proceda, quindi, alla rimozione dell’alimentatore – il box di metallo solitamente montato sull’angolo sinistro superiore, svitando i perni che lo mantengono collegato al case. A questo punto, si levino tutte le schede eventualmente installate – RAM, schede video, di rete e via dicendo – e poi si rimuovano dischi fissi e lettori ottici dai loro alloggiamenti. Fatto questo, non resta che rimuovere le ventole – sia quelle montate sul case che quelle sul dissipatore del processore – e svitare la scheda madre dal case.

Riciclo del case

Un computer svuotato da tutte le sue componenti non sarà altro che una scatola d’alluminio di medie dimensioni e, per tanto, si presta ai più svariati scopi. La si può ricoprire con della carta adesiva facendola diventare un box per l’armadio, ma il trend più amato dal Web è quella di riutilizzarla come vaso per fiori. Adagiandola sul fianco con il lato aperto verso l’alto, basterà riempirla di terriccio e piantare le varietà preferite. I fori a lato, pensati per l’aerazione, saranno dei comodi tunnel per agevolare l’espulsione dell’acqua.

Riciclo delle ventole

Un computer è normalmente ricco di ventole, perché deve essere costantemente raffreddato durante il suo utilizzo. Queste si prestano a svariati scopi di riciclo. Innanzitutto, bisogna prendere nota del voltaggio e dell’amperaggio: solitamente al centro delle pale è presente un adesivo con tutte le informazioni del caso. Poi, bisogna verificare si tratti di una ventola a velocità fissa o variabile, ovvero che sia in grado di funzionare a velocità inferiori rispetto a quella massima. Solitamente, quest’ultimo tipo di ventole è caratterizzata da tre cavi anziché i classici due, quest’ultimo proprio dedicato al controller di velocità. Le soluzioni fisse possono essere collegate unicamente ad alimentatori dall’identica potenza, le seconde anche a prodotti dalle capacità inferiori. Non si superi mai il voltaggio consigliato, perché si rischiano surriscaldamenti e cortocircuiti. Un’idea potrebbe essere quella di aggiungere una ventola di raffreddamento a un pad per portatili – magari casalingo e costruito con legno di recupero – per mantenere più fresco il proprio laptop. Dopo aver fissato il dispositivo alla base della struttura, accertandosi che le pale non siano bloccate da nulla nel loro movimento, le si colleghi a un alimentatore rispettando la polarità: quasi tutti in casa hanno caricatori di vecchi cellulari e device non più utilizzati e, nella quasi totalità delle situazioni, amperaggio e voltaggio saranno identici proprio a quelli della ventola.

Non si colleghi, invece, il dispositivo direttamente alla presa elettrica tramite comuni prese: si tratta di terminali idonei a funzionare a pochissimi volt – 5, 6, 9 e 12 – mentre la rete elettrica è ben da 220 volt. Allo stesso modo, oltre al pad per portatili, si possono costruire mini-ventilatori a batteria per combattere il caldo estivo o strumenti per agevolare il ricambio dell’aria in piccoli ambienti, come una piccola serra da balcone dedicata alla coltivazione di ortaggi.


Riciclo del disco fisso

Il disco fisso del computer può quasi sempre essere riutilizzato: basta accertarsi del tipo di connettività – ad esempio SATA – e scegliere uno dei tanti case disponibili tra i rivenditori o su eBay. Inserito l’hard disk nell’alloggiamento e dopo aver richiuso il box, vi sarà un comodo cavo USB per collegare la periferica di archiviazione a qualsiasi computer, per sfruttare il vecchio disco come memoria di massa esterna.

Riciclo di RAM, schede e unità ottiche

RAM, schede di Rete, schede grafiche e unità ottiche sono tutti prodotti facilmente riutilizzabili per migliorare la performance di vecchi computer o, eventualmente, da rivendere su eBay. Se ci si vuole lanciare nella creatività, invece, è molto divertente utilizzare i circuiti per rivestire contenitori, tavolini o piccoli mobili, conferendo così un look cyber di sicuro appeal alla propria casa. Attenzione alle entrate USB e ai jack audio, in particolare a quelli disposti sul pannello frontale: spesso si tratta solamente di prolunghe adagiate in loco, che possono essere ovviamente sfruttate all’esterno per lettori musicali portatili, lo stereo di casa e molto altro ancora.



Riciclo del monitor

Se si fosse in possesso di uno schermo di tipo CRT, ovvero ancora dotato di tubo catodico, si potrà di certo svuotarne la struttura di ogni componente e realizzare un originalissimo vaso per i fiori del proprio giardino. In Rete si trovano anche progetti per trasformare un monitor in un acquario, ma si sconsiglia questa procedura perché è possibile che l’ampiezza del foro di superficie, così come la capacità totale d’acqua, non siano sufficienti per la corretta sopravvivenza dei pesci.



Riciclo di tastiere, microchip e altri componenti

Microchip, tastiere ed altri componenti vengono sempre più spesso riportati a nuova vita e trasformati in gioielli ed accessori. Si tratta della geek jewelry. Con un po’di fantasia e di manualità è possibile creare borse, portachiavi, bracciali, orecchini, ciondoli, collane, anelli, forcine per capelli ed altro ancora.


Se siete abili, potete pensare di recuperare gli elementi funzionanti del vostro Pc per venderli attraverso piattaforme di e-commerce come e-bay. L’operazione può riguardare quei componenti che di norma risultano meno usurati dall’utilizzo, come le RAM, e le schede video. C’è anche chi ha pensato di estrarre l’hard-disk dal proprio vecchio pc per trasformarlo in un hard disk esterno. Del resto l’intero computer può essere conservato, se utilizzabile, per essere sfruttato come archivio.

Infine, se ne siete i grado, potete pensare di potenziare il vostro vecchio computer sostituendo alcuni componenti, con un notevole risparmio. Se desiderate aumentarne la velocità, vi basterà acquistare una RAM migliore, se il vostro problema è la resa video, potete pensare di sostituire la scheda dedicata ormai superata con una più recente. Potete anche pensare di sostituire il sistema operativo. Formattate tutto e installate, ad esempio, Ubuntu, sofware open source che ridarà una seconda vita anche alle macchine più datate.







Mai più cibo avanzato sulle nostre tavole grazie ad un APP che arriva dagli stati uniti e promette di abbattere gli sprechi di cibo mettendoli on line a disposizione di tutti




LeftOverSwap è il nome di un'app che permette di condividere e donare il cibo che avanza a tavola o nei ristoranti.


Scegliere con cura ciò che si mangia e limitare gli sprechi sono i due comandamenti basilari del credo di chi vuole difendere l’ambiente anche a tavola.

Arriva una nuova invenzione tecnologica per contenere lo spreco del cibo, e donarlo a chi ne ha bisogno. Due ricercatori americani, Bryan Summersett e Dan Newman, hanno messo a punto un’applicazione per smartphone che ha proprio questa caratteristica: consentire la distribuzione dei prodotti alimentari avanzati.

L’app si chiama Leftover Swap ed è già disponibile per gli utenti. Il suo meccanismo è molto semplice: fotografate il cibo che avanza, lo postate nel database dell’applicazione e poi aspettate che qualcuno lo richieda per la consegna. La scoperta dei due ricercatori americani potrà essere molto utile per quelle associazioni di volontariato, e ormai sono tante, che fanno da intermediarie tra i punti dello spreco di cibo e i luoghi, come le mense dei poveri, dove può essere utilizzato. Un passo avanti per ridurre gli sprechi a tavola e nei negozi alimentari.

Il creatore Dan Newman ha commentato “È evidente che non è [un applicazione] per tutti, ma per tante persone che hanno un problema con questo ce ne sono altre che potrebbero amare l’idea!”.







venerdì 27 settembre 2013

Siete pronti per il ponte di Ognissanti, ecco le città low cost da visitare



No non siamo impazziti.... Manca ancora un mese al ponte di Ognissanti.... ma se volete partire per qualche giorno...è' già tempo di prenotare : trovando le offerte in anticipo, si risparmia notevolmente !!



L’estate è appena finita ma se vogliamo concederci una breve vacanza spendendo poco, è già il momento di mettersi alla ricerca delle migliori offerte. Programmando un viaggio in anticipo, infatti, è possibile risparmiare notevolmente sul budget.



Il Ponte di Ognissanti 2013 è un periodo perfetto per staccare qualche giorno dai ritmi cittadini, dopo due mesi di lavoro intenso dopo il rientro dalle ferie estive.
In rete si trovano delle buone occasioni, l’importante è scegliere la meta con astuzia.


Noi abbiamo trovato in rete un elenco delle 5 città low cost da scegliere per il ponte di Ognissanti 2013. Evitando le mete esose al mare o lunghi viaggi oltreoceano, possiamo fare un giro in Italia e in Europa per trovare qualche bella città da girare tra shopping, arte e tradizioni locali, il tutto ovviamente con occhio sempre attento al portafoglio.

Napoli: approfittando del bel tempo che il meteo sembra garantire almeno per inizio mese, il capoluogo partenopeo potrebbe essere la scelta ideale per un weekend lungo senza allontanarsi troppo da casa. Ancora non affollato per i mercati natalizi ha comunque moltissimo da offrire tra arte, gastronomia e scorci caratteristici

Madrid: la città più elegante della Spagna ha sempre qualche cosa da regalare, in qualsiasi periodo dell’anno. A novembre potrete ammirare le foglie autunnali al Parco del Buen Retiro. Se scegliete di viaggiare in un weekend di fine mese potrete già scorgere qualche luminaria natalizia. Altra occasione da non perdere: il 9 novembre è Santa Almudena, patrona cittadina, festeggiata allegramente

Berlino: anticipare il grande freddo invernale è la miglior strategia per ammirare al meglio la città, senza contare che anche in caso di pioggia qui gli svaghi non mancano, di giorno così come di notte

Praga: Ecco la scelta migliore per chi preferisce una vacanza romantica. Un centro urbano ricco di sorprese dietro ogni angolo, ancor più belle se non si deve camminare tra la neve come succede invece nei mesi più freddi

Lisbona: i visitatori estivi se ne sono oramai andati e non resta che tuffarsi tra le vie cittadine per scoprire tutto il fascino di Lisbona senza eccessivo caos. Non aspettatevi però di trovarvi da soli per piazze e vie: i turisti non mancano mai in questa splendida città, ma il suo fascino vi sorprenderà e ve ne innamorerete.

Prenotate il vostro hotel al prezzo più basso :





Mega-promozioni al supermercato: Fai la spesa e vinci una casa....e non solo!!!



L'Italia rimanda l'appuntamento con la ripresa economica e gli italiani riducono i consumi, quindi le grandi catene di alimentari si “fanno guerra“ a colpi di promozioni per non perdere clientela e conquistarne di nuova.

Se il governo Letta dovesse cadere, l'aumento dal 21 al 22% dell'Iva diventerebbe una certezza nel 2014, un'altra mazzata per i consumi. Di fronte all'incertezza che vuol dire potenziale calo del fatturato, le catene della grande distribuzione hanno fatto scattare la battaglia delle promozioni per accaparrarsi i pochi clienti rimasti sul mercato, se è vero che ormai i consumatori cercano di risparmiare su tutto: anche sui prodotti farmaceutici.

E’ il caso di due colossi della spesa discount, Europin e Lidl.

Eurospin, ad esempio, con una spesa da 25 euro, ha deciso di regalare una casa ai fortunati vincitori di un'estrazione mentre Lidl è andata al contrattacco, assicurando una spesa per ben 20 anni a chi indovina il valore di un carrello virtuale.


PROMOZIONE EUROSPIN
Con il concorso "Vinci la casa dei tuoi sogni", la catena della Gdo discount ha messo in palio una casa di 200 mila euro, da acquistare in tutte le località italiane.

Con una spesa di 25 euro viene consegnata una cartolina con gratta e vinci che mette in palio subito 20 crociere nel Mediterraneo per due persone, 10mila buoni acquisto di vario valore fino a 50 euro, più di 25mila prodotti gratis. Chi non vince nulla può partecipare all’estrazione finale che permetterà di vincere la casa dei sogni. Il concorso è valido fino al 31 ottobre.
Il biglietto per il paradiso? Un gratta e vinci da grattare subito dopo uno scontrino di almento 25 euro.


PROMOZIONE LIDL
La promozione la “Spesa per sempre",dal 30 settembre e durerà fino al 27 ottobre.

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Guadagna soldi

Cosa fare la sera prima di dormire e appena svegli al mattino...



LA SERA 

  • Prima di coricarvi spazzolatevi a lungo i capelli senza timore di rovinarvi la messa in piega. Se volete, poi fissate delle forcine nei punti più delicati della vostra piega e nei riccioli che si sfanno, quindi avvolgetevi il capo in una reticella. 
  • Pulitevi il viso, togliendo ogni traccia di trucco, usando il metodo più adatto alla qualità della vostra pelle. E non dimenticatevi di pulire bene gli occhi, liberandoli dai cosmetici. 
  • Un leggero strato di detergente, o di maschera esfoliante, tenetelo per una decina di minuti e nel frattempo dedicatevi alle solite abluzioni. 
  • Ungetevi i piedi con olii o creme emollienti e fate lo stesso per i gomiti e le ginocchia. 
  • Ora potete togliervi l’unto dal viso e dal collo sciacquandovi con acqua tiepida, dopo passatevi un batuffolo imbevuto di tonico o di astringente. 
  • Potete passarvi poi un pò di crema nutriente secondo le età, picchiettandovi con i polpastrelli, e facendo altrettanto per il collo. Massaggiatela con le palme aperte dal mento verso il basso.
  • Pensate adesso alle mani, ungendole abbondantemente di crema e massaggiandole per farla penetrare bene nella pelle. 
  • Lavatevi i denti accuratamente e all’occorrenza usate anche filo interdentale e colluttorio.
  •  Eccovi pronte per la notte e per un lungo sonno ristoratore! 


AL MATTINO 

  • Appena sveglie, quando gli occhi fanno ancora fatica ad aprirsi, bevete un bicchiere d’acqua pura o con qualche goccia di limone. Ne ricaverete un vantaggio notevole. 
  • Poi stiratevi le membra quanto più potete, facendo così senza accorgervene un pò di ginnastica. Quindi, giù dal letto! 
  • Ripetete la pulizia del viso che avete fatto la sera. Passatevi la crema sul viso e sul collo. 
  • Lavatevi ora bene per tutto il corpo, meglio se potete fare un rapido bagno o una doccia tiepida che porta via ogni rimasuglio di torpore. Ottime anche le energiche spugnature. 
  • Asciugatevi e passatevi una crema corpo, un pò di acqua di colonia, lozione, o un pò di profumo.Vi sentirete per tutto il giorno avvolte da un buon odorino. 
  • Portate via con la velina detergente l’unto del viso e del collo e truccatevi sapientemente nel modo che preferite. 
  • Lavatevi i denti con molta attenzione, usando eventualmente anche del colluttorio. 
  • Toglietevi la reticella e spazzolatevi i capelli, che risulteranno soffici ed ondulati. Se avete tempo massaggiatevi un poco la cute con acqua di colonia per renderli odorosi. Quindi pettinatevi con cura. 
  • Se dovete uscire subito spruzzatevi leggermente gli abiti di colonia o profumo con il vaporizzatore ma da molto lontano, versatene un poco sulle mani, dopo aver controllato che siano in perfetto ordine. 
  • Potete ora affrontare qualunque lavoro giornaliero, sicure di voi stesse e fiere del vostro aspetto impeccabile.





Problemi gomiti? Come pulirli in casa con rimedi naturali, adatto anche per le ginocchia e i talloni...



La pelle sui gomiti può apparire più scura rispetto al resto della tua pelle; poichè,la pelle si rinnova continuamente, ma dopo i 25 anni il processo di rinnovamento rallenta. Questo causa un accumulo delle cellule morte, con l’ostruzione dei pori e una scarsa ossigenazione. Di conseguenza, la pelle si ispessisce e si inaridisce e possono comparire anche delle macchie e piccole rughe, che si accentuano con l’esposizione ai raggi solari.

Per prevenire tutto questo occorre ripristinare il film idrolipidico della pelle, pulirla in profondità, ossigenarla, nutrirla e idratarla con efficacia.


Trattamento sbiancante per ginocchia e gomiti. 
Questo trattamento aiuta ad ammorbidire e schiarire la pelle di gomiti e ginocchia. Dimezzate un limone e spolverizzate ogni metà con un cucchiaino di zucchero. Sfregate i mezzi limoni su gomiti e ginocchia per un paio di minuti. Sciacquatevi bene e applicate una crema idratante nutriente.


Pelle liscia con miele e limone.
Il miele e l'olio di mandorle sono eccellenti idratanti. Il succo di limone contiene acidi naturali della frutta, capaci di ammorbidire la pelle squamosa di gomiti e ginocchia. Mescolate gli ingredienti e applicateli, massaggiando, su ginocchia e gomiti. Sciacquate con acqua calda e terminate con un idratante. Ripetete quando volete.




CONSIGLI UTILI:
Prepariamo la pelle a ricevere i vari trattamenti eseguendo uno scrub, per eliminare  le impurità e la pelle “morta”.

Come? Stendiamo un cosmetico in granuli abbastanza grossi (ideali quelli col sale marino) e massaggiare vigorosamente la pelle
Sulle zone ruvide, spalmiamo dell’olio vegetale, massaggiando delicatamente.
La pietra pomice può essere utile per strofinare i gomiti, soprattutto se dopo averla adoperate applicheremo sulla zona trattata limone unito a olio di mandorle dolci, massaggiando delicatamente.
Un’alternativa all’olio vegetale è il burro di Karitè oppure l’olio adoperato per massaggiare i bambini.

Prepariamo un infuso con 50 grammi di foglie fresche di prezzemolo, al quale aggiungeremo 100 grammi di acqua bollente. Utilizziamo questo impacco per due volte la settimana.
Spalmiamo sui gomiti de miele, per 3/4 volte la settimana.
Se siamo al mare, approfittiamo della sabbia per strofinarci i gomiti ruvidi.


RICETTA DELL’INFUSO AL PREZZEMOLO PER GOMITI RUVIDI:

- 1 mazzetto di prezzemolo
- 1 litro di acqua bollente

Laviamo il  prezzemolo e lasciamolo in infusione per 10 minuti nell’acqua bollente.
Applichiamo l’infuso aiutandoci con un batuffolo di cotone e lasciamolo agire per 5 minuti.
In alternativa, possiamo lasciare l’infuso nella tazza ed immergere i gomiti all’interno.
Ad operazione conclusa, massaggiate sui gomiti olio di mandorle dolci.

mercoledì 25 settembre 2013

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Come avere denti sempre perfetti!!!Rimedi naturali contro la placca e il tartaro...




Quando la placca, una pellicola trasparente formata da batteri vivi e morti, si sedimenta fra i denti, si trasforma in tartaro.
Anche se si dice che la placca è responsabile della maggior parte delle carie dentali, in realtà é il deposito di tartaro a creare i problemi principali. Questi depositi devono essere rimossi, per evitare carie dentali dolorose e antiestetiche e malattie alle gengive. Mantenendo una buona igiene orale puoi evitare che la placca porti a depositi di tartaro.


Istruzioni
  • Lavati i denti spazzolandoli in maniera corretta con un dentifricio specifico per eliminare il tartaro.
  •  Devi lavarti i denti almeno due volte al giorno, anche se sarebbe consigliato lavarli dopo ogni pasto e prima di andare a dormire.
  • Usa il filo interdentale ogni giorno. L'uso del filo interdentale elimina i resti di cibo e bevande, cosí come la placca e il tartaro sulla linea delle gengive.
  • Usa un colluttorio antiplacca per uccidere i batteri. Anche questo evita la formazione del tartaro. Segui sempre le istruzioni sulla confezione.
  • Spazzolati i denti una volta la settimana con bicarbonato di sodio. Il bicarbonato é un rimedio casalingo per eliminare placca e a prevenire il tartaro. Questo metodo riduce anche le possibili macchie sulla superficie dei denti.
  • Fai risciacqui regolari di acqua e perossido di idrogeno al 3%. Il miscuglio deve essere metá acqua e metá perossido. Questo metodo elimina i batteri, riduce la placca e il tartaro e funziona come sbiancante naturale per i denti.
  • Vai regolarmente dal dentista. Devi sottoporti ad un controllo dentistico almeno due volte l'anno per effettuare la pulizia. É essenziale per mantenere denti e gengive sane.

Di cosa hai bisogno?
  1. Spazzolino da denti
  2. Dentifricio specifico per placca e tartaro
  3. Filo interdentale
  4. Colluttorio antiplacca
  5. Bicarbonato di sodio
  6. Acqua ossigenata al 3%

Consigli
Spazzolati i denti per almeno due minuti, avendo cura di arrivare anche ai punti piú nascosti dei denti molari

In situazioni estreme in cui non avrete a portata di mano uno spazzolino da denti subito dopo i pasti, l’ideale è sempre masticare un chewing gum senza zucchero: masticando, non solo puliremo i nostri denti, ma la saliva prodotta funzionerà come una sorta di detergente naturale neutralizzando l’acidità della placca ancor prima che possa attaccare i denti.






Ablazione del tartaro
L'ablazione del tartaro è un trattamento molto semplice che favorisce l'igiene dentale e solitamente viene fatto periodicamente una volta l'anno dal dentista ed il risultato finale può essere mantenuto fai da te a casa seguendo semplici consigli.
Per rimuovere il tartaro dai denti si consiglia di acquistare un detergente antisettico orale o altrimenti utilizzare una soluzione di perossido di idrogeno. Procedete versando la soluzione che avete scelto di utilizzare, in un piccolo misurino capace di contenere i 10 ml di liquido che vi serviranno per fare dei gargarismi per almeno un minuto. Le sostanze contenute in entrambi i composti riescono ad ossigenare la superficie dei denti ed i bordi delle gengive: processo che permette di staccare e rimuovere il tartaro. Durante il procedimento di pulizia, fate attenzione a non ingerire la miscela di perossido di idrogeno poiché facilmente potrebbe generare il vomito.

Prendete la buona abitudine di eseguire periodicamente dei gargarismi in questo modo, almeno una volta al giorno o preferibilmente dopo ogni pasto, in modo da rimuovere insieme al tartaro anche i residui di cibo che rimangono attaccati alla superficie dei denti. Al termine dei gargarismi, completate la pulizia orale con l’ausilio di un filo interdentale: passate su e giù il filo, tra ogni dente, per almeno tre volte.

Nel caso in cui il tartaro accumulato nonostante la pulizia sia ancora persistente, provvedete a rimuoverlo con degli strumenti specifici: raschiate il tartaro usando uno specchio illuminato e durante il procedimento non dimenticate di sputare e risciacquare la bocca frequentemente.

Un altro buon rimedio per la rimozione del tartaro è il cibo piccante. Il cibo piccante è noto per il suo aiuto a stimolare le ghiandole salivari, che producono una quantità tale di saliva sufficiente per pulire i denti e le gengive. La bucce di arance sono invece note per la loro capacità nel combattere i microrganismi che vanno a depositarsi sui denti: applicate delle bucce d’arancia direttamente sui denti e lasciatele in questa posizione per tutta la notte.

La buone proprietà della frutta, per il benessere dei denti, sono nascoste anche in frutti quali mele e meloni: è sufficiente mangiare qualche fetta di questi frutti dopo i pasti per pulire i denti e rendere più sane le gengive.
Altri cibi con buone proprietà per la cura dei denti sono i pomodori e le fragole (ricchi di vitamina C): applicate l’uno o l’altro prodotto sui denti e manteneteli per almeno 5 minuti. Dopo ciò lavate i denti con una soluzione ottenuta dall’unione di acqua tiepida e bicarbonato di sodio. Il bicarbonato è molto efficace per l’igiene orale, grazie alle sue proprietà leggermente abrasive e sbiancanti: se applicato sulla superficie dei denti aiuta a rimuovere direttamente la placca ed il tartaro indurito, mentre se è sciolto in acqua, aiuta a pulire i denti portando alla formazione di una superficie ruvida che unita all’azione dello spazzolino, permette di lucidare i denti. L’azione del bicarbonato di sodio offre non solo una buona igiene orale, ma permette anche di migliorare in generale l’aspetto dei denti, rendendoli più bianchi.

Per utilizzare il bicarbonato sui denti potete in alternativa preparare una soluzione unendo un cucchiaio di bicarbonato di sodio ed un pizzico di sale: mescolate e dopo aver immerso un pennello od un batuffolo di cotone nel composto, passatelo sui denti per smacchiarli. La soluzione può anche essere preparata aggiungendo a mezza tazza d’acqua, una pari quantità di bicarbonato di sodio ed un cucchiaio di aloe vera in gel, ai quali, per finire è necessario aggiungere 4 cucchiaini di glicerina vegetale più 10 gocce di olio essenziale di limone. Far riposare il composto così ottenuto per qualche ora. Conservatelo per poi utilizzarlo ogni giorno per la pulizia dei denti. Ogni volta che utilizzerete questa soluzione, al termine ricordatevi sempre di sciacquare la bocca con acqua fresca.

Per la pulizia dei denti si consiglia di utilizzare uno spazzolino elettrico, anziché quello tradizionale, poiché è più efficace nel far staccare il tartaro dai denti.

Ablazione e rimozione del tartaro dal dentista
Durante l’anno è necessario effettuare una visita dentistica, almeno una volta all'anno. L’igienista o dentista, quando necessario, procederà in maniera accurata nella pulizia dei denti. Per l’igiene orale viene utilizzata una combinazione di acqua ad alta pressione e sale, insieme ad una gamma di strumenti odontoiatrici specifici ed utili per rimuovere il tartaro. Il dentista, inoltre, nel caso in cui sia presente una malattia gengivale avanzata, potrebbe sottoporre il paziente ad un’ulteriore pulizia per la levigatura radicolare.

Considerazione finale sulla ablazione del tartaro
È importante effettuare una visita dentistica ogni anno, per tenere sotto controllo la salute oltre che l’igiene orale.
Effettuate la pulizia dei denti utilizzando un dentifricio specifico con azione antitartaro. Preferite l’utilizzo di uno spazzolino con setole in nylon morbide, in quanto queste risultano essere le più efficaci nella lotta al tartaro ed alla placca indurita. Mantenete una buona igiene orale, pulendo i denti dopo ogni pasto ed ogni giorno, almeno una volta la mattina ed una la sera.

Risparmiare sul riscaldamento domestico. La guida facile ed utile da seguire tutti i giorni per ridurre la bolletta.




Si può risparmiare sul riscaldamento domestico? La risposta è “si”. Esistono delle azioni che possiamo mettere in pratica nella vita di ogni giorno. 

In primo luogo è opportuno ricordare che le fessure rappresentano la causa di dispersione del calore, ecco perché è fondamentale sigillare gli spifferi.
Si può utilizzare a questo proposito del nastro isolante o del silicone da esterni. Uno zerbino sarà utile a risolvere il problema delle dispersioni fra le porte e il pavimento. Essenziali sono anche le doppie finestre, in maniera tale da ottenere un isolamento più valido. Tuttavia non si deve dimenticare di favorire anche la ventilazione, evitando la formazione di muffe e funghi. Per fare questo basta aprire le finestre per pochi minuti durante il giorno.

Un ottimo rimedio è rappresentato anche dalle tende isolanti, che contemplano strati di appositi materiali che prevengono la condensazione. Le aperture che si affacciano a nord, però, durante il giorno dovrebbero restare prive di tendaggi, per utilizzare al massimo il sole anche nel periodo invernale. Utili sono anche i camini, che si rivelano una soluzione da tenere in considerazione. Il problema è che spesso una grande quantità di calore si disperde lungo la canna fumaria. Per questo sarebbe opportuno abbassare il termostato ad una temperatura compresa tra i 10 e i 13 gradi centigradi. In questa maniera si evita che il sistema di riscaldamento entri in funzione per rimpiazzare continuamente l’aria calda che si perde attraverso la cappa del camino.

Riscaldamento acqua: come diminuire i consumi
Per diminuire i consumi sul riscaldamento dell’acqua, bisogna utilizzarla con moderazione, abbassare il termostato dello scaldabagno o isolare la caldaia. In quest’ultimo frangente è possibile adottare delle semplici coperte. Un’altra strategia da adottare è quella inerente all’isolamento della casa direttamente dalle pareti, sfruttando i lavori di ristrutturazione. Si può applicare della schiuma isolante o della cellulosa. Si tratta di installazioni facili per evitare che le pareti esterne siano esposte a bruschi sbalzi di temperatura.

Il nuovo anno ha portato una serie di rincari, a cui le famiglie italiane sono state costrette a far fronte, come l’aumento del costo del riscaldamento.

Ecco allora una serie di accorgimenti per ridurre considerevolmente i consumi:

- Abbassare la temperatura di un grado rispetto al solito
- Mantenere i radiatori al massimo dell’efficienza spurgandoli, periodicamente, dell’aria in eccesso ed evitando di coprirli con stoffe o mobilia
- Durante la notte è bene abbassare il termostato di almeno 4 gradi o meglio ancora non utilizzarlo per niente
- Non coprire mai i termosifoni con biancheria
- Far areare le stanze per pochi minuti e solamente nelle ore più calde della giornata
- Installare, ove possibile ed in corrispondenza delle finestre più grandi, i doppi vetri oppure provvedere ad abbassare, se non strettamente necessario il contrario, le tapparelle
- Mantenere la temperatura del termostato inferiore ai 20 gradi centigradi
- Considerare la possibilità di cambiare la vecchia caldaia con una più nuova ed efficiente caldaia a compensazione
- Provvedere ad una restaurazione dell’immobile in modo da coibentare ogni parete
- Provvedere ad istallare termostati automatici così da stabilire, con esattezza, potenza e durata d’utilizzo della caldaia o, nel caso in cui ciò non sia possibile, all’installazione di valvole termostatiche su ogni radiatore.




Pannelli termoriflettenti per risparmiare sul riscaldamento
Un metodo facile e veloce per limitare le grandi dispersioni del calore attraverso le pareti esterne, è l'utilizzo di pannelli termoriflettenti dietro ai termosifoni.

Se l’edificio non è isolato in modo adeguato, una parte del calore prodotto mediante il riscaldamento molto spesso va disperso, soprattutto se i termosifoni sono addossati verso pareti esterne, causando anche impennate notevoli nei costi delle bollette.

Nelle nuove costruzioni spesso questo problema viene risolto, oltre che con l’isolamento adeguato dell’edificio, con interventi specifici, mirati a risolvere questo tipo di problemi.  Ad esempio, vengono inseriti dei pannelli in poliuretano, con anche una rete porta intonaco, per la rifinitura finale, che fungono proprio da termo riflettenti del calore trasmesso mediante il calorifero.

In case datate, difficilmente è presente una soluzione simile per l’isolamento termico, perciò è molto comune, soprattutto dove non sono stati effettuati interventi successivi mirati al contenimento delle dispersioni, avere caloriferi sotto finestra, che disperdono molto calore attraverso le pareti esterne.


Pannelli termo riflettenti per i caloriferi
I pannelli termoriflettenti da posizionare dietro ai termosifoni sono caratterizzati da una struttura in polietilene espanso, ovvero un materiale isolante, termoresistente, ignifugo e anche atossico,  e da un foglio di alluminio che grazie alla sua superficie  argentata, costituita da un film molto sottile, funge proprio da termoriflettore, permettendo, in molti casi, di spingere il calore del calorifero verso l’interno della casa.

I pannelli termo riflettenti per i termosifoni vanno sistemati dietro al calorifero, proprio nella parte di parete che occupa con il suo ingombro che spesso li ingloba e li contiene. Grazie a questi sistemi, semplici e poco costosi, i termosifoni possono migliorare il proprio rendimento di circa il 10 %, con anche un notevole risparmio.
I pannelli termo riflettenti, spesso usati anche per l’isolamento del sistema tetto, sono un buon sistema di isolamento termico che sfrutta la capacità  termo riflettente di superfici a bassa emissività, costituite da materiali che vanno cioè ad agire in modo da ridurre l’energia trasmessa per irraggiamento, spostandone il verso.



Vantaggi pannello termoriflettente
Il pannello termo riflettente per i termosifoni  porta innumerevoli vantaggi all’interno dell’abitazione, andando infatti ad isolare innanzitutto il radiatore dalla parete di appoggio, limitando quindi le dispersioni e aumentando il calore all’interno delle stanze, che così si scaldano anche più velocemente e con una riduzione di costi non irrilevante.
Lo stesso vale per il post riscaldamento; una volta raggiunta la temperatura, il calore all’interno dell’ambiente dura più a lungo, limitando così ulteriori consumi.

In commercio esistono numerosi tipi di pannelli termoriflettenti per termosifoni, alcuni dei quali venduti anche in pratici kit fai da te, che permettono l’installazione in piena autonomia e con poche semplici mosse.

Alcuni tipi di pannello si possono anche ritagliare su misura e in alcuni casi si ordinano direttamente via internet, comunicando, al momento dell’acquisto, le misure dei propri termosifoni. I pannelli  possono essere tagliati in faidate, mediante l’uso di un taglierino o di un paio di forbici robuste. Per quanto riguarda l’incollaggio, si può utilizzare un biadesivo piuttosto forte, o della colla liquida ad acqua, o infine, per chi vuole provare, anche con dei chiodini da muro.

Un altro sistema per posizionare i pannelli  termo riflettenti, può  essere l’utilizzo di un filo di nylon trasparente, infilato ai margini della superficie del pannello, da fissare poi alle staffe di sostegno dei termosifoni, avendo naturalmente cura di rivolgere la parte argentata in alluminio verso l’interno della stanza.  Con questi sistemi, anche grazie ad un controllo accurato delle misure, delle operazioni di taglio e di posizionamento, non ci saranno problemi dal punto di vista estetico, in quanto i pannelli rimarranno nascosti dal radiatore.


Con questa facile ed utile guida è veramente possibile risparmiare sulla bolletta del riscaldamento che, ogni anno, incide in maniera considerevole sul bilancio familiare.




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