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mercoledì 25 febbraio 2015

Anticipo Tfr in busta paga dal 1 marzo 2015: Come richiederlo?

Con l’approvazione della legge di stabilità 2015 diviene operativa la norma che comporta l’anticipo del TFR in busta paga. Vediamo di cosa si tratta.


A partire dal 1° marzo sarà possibile ottenere mensilmente l’anticipo del Tfr (il trattamento integrativo della retribuzione, la classica liquidazione) direttamente con lo stipendio. Si tratta di un’opportunità temporanea (dura tre anni), e non un obbligo, ma  si deve sapere che una volta imboccata la scelta di riceverla subito in busta questa scelta è irreversibile (per i prossimi tre anni non si può tornare indietro).

Chi può chiederlo?
L’anticipo in busta paga è riservato:

  • ai lavoratori del settore privato con anzianità di servizio di almeno 6 mesi presso lo stesso datore di lavoro,
  • ai lavoratori che hanno già deciso di destinare il trattamento ai fondi di previdenza integrativa.

Il termine di scelta per l’anticipo verrà fissato da un apposito decreto cui è rimessa l’attuazione della nuova misura (da emanarsi entro 30 giorni dall'entrata in vigore della Legge di Stabilità).



Chi non può chiederlo?
Sono esclusi i dipendenti pubblici e i lavoratori di aziende in procedura concorsuale, in ristrutturazione del debito, con cassa integrazione straordinaria o in cig in deroga. Esclusi anche quei dipendenti che hanno utilizzato il Tfr maturato a garanzia di un finanziamento bancario.

Come richiederlo?
Il lavoratore dipendente dovrà compilare il modello Quir in cui chiederà al proprio datore di lavoro di ricevere il tfr maturando in busta paga. La richiesta potrà essere fatta partire dal 1° marzo. In ogni caso il lavoratore potrà chiedere il Tfr in busta in ogni momento nel corso dei tre anni in cui sarà in vigore (1 marzo 2015 - 30 giugno 2018).
Per le aziende con più di 50 dipendenti, l’erogazione dovrà cominciare entro il mese successivo alla richiesta del dipendente.
Per le imprese con meno di 50 dipendenti che dovranno rivolgersi all’apposito fondo bancario, tempi più lunghi: l’erogazione comincerà il mese successivo al via libera degli istituti di credito. Serviranno tre mesi.

Tassazione ordinaria TFR busta paga
Il TFR in busta paga sarà comunque soggetto  a tassazione ordinaria, e non è imponibile ai fini previdenziali.

sabato 14 giugno 2014

Prova Mediaset Premium GRATIS: vedi tutto e Premium ti regala l’abbonamento fino al 1 ottobre 2014.


Descrizione dell'offerta: Tutto Premium a 0 euro/mese fino al 1 ottobre 2014 (anziché 36 euro).

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Scadenza: Questa offerta scade il 13-07-2014




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venerdì 23 maggio 2014

Smartphone in offerta a prezzi vantaggiosi su Tempo Di Sconti... Approfittate delle offerte con sconti fino al 90% su tutti i prodotti!



è il nuovo portale italiano del risparmio con sconti fino al 70% su migliaia di articoli, dall'abbigliamento alla tecnologia, dai viaggi allo sport, fino alla cura della persona e ai prodotti per la casa.

Oggi ci dedichiamo alla tecnologia infatti gli smartphone in offerta sono sempre di brand importanti e conosciuti:

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Il portale è facilmente consultabile sia dal sito web, che dalla moderna APP dove si potrà visualizzare una serie di interessanti offerte relativi a prodotti di marca di diverso genere.


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giovedì 27 marzo 2014

Menù Low Cost: Colombine di pane!



INGREDIENTI:

Per l'impasto:
gr. 500 di farina 00
gr. 20 di lievito di birra
gr. 250 circa di acqua
gr. 30 di olio
sale

Per decorare:
albume
sale grosso


PROCEDIMENTO:
Setacciare la farina sulla spianatoia, versare l'olio , l'acqua tiepida, dove si è fatto sciogliere il lievito e impastare aggiungendo il sale. fare questo ultimo passaggio quando il liquido inizia ad essere assorbito dalla farina, perché il sale non deve mai venire a diretto contatto con il lievito.
Si ottene un impasto omogeneo ed elastico, lo si lascia lievitare in un luogo tiepido ed al riparo da correnti per circa un'ora.
Trascorso questo periodo si riprende l'impasto che ormai ha raddoppiato di volume e si impasta nuovamente.
Ora si divide la pasta in tante piccole palline, dalle quali si ricavano delle strisce tondeggianti; aiutandosi con le dita, intrecciare con un nodo la striscia di pane su sé stessa. Successivamente schiacciare un po’ la coda con una forchetta, e fare gli occhietti con un seme di pepe nero, pezzetti di olive o chiodi di garofano. infine spennellare con l'albume leggermente sbattuto e cospargere di sale grosso Mettere in forno tutte le colombine a 180° per una quarantina di minuti.


...BUON APPETITO... ^___^











giovedì 5 dicembre 2013

Peppa Pig sotto l'albero di Natale. Ecco alcune idee regalo per il cartone animato più amato del momento!!!


Avete dei bambini piccoli? Allora la conoscete di sicuro.
Non ne avete? Tranquilli, la conoscete comunque.
Lei è Peppa Pig.
Il cartone animato con protagonista la maialina inglese che è diventato un fenomeno travolgente.
Figli, mamme, papà, nonni. Famiglie intere. Tutti sanno chi è Peppa, ormai quasi una compagna di giochi virtuale dei più piccoli che tutti i giorni seguono le sue avventure in tv.

COMPRATE I VOSTRI REGALI SU AMAZON A PREZZI SUPER SCONTATI...

Su Amazon, ci sono tantissimi idee per far felice i vostri bimbi; inoltre troverete confezioni regalo disponibile per gli acquisti di Natale 2013 online
E' possibile comprare online tramite amazon.it e richiedere che il pacco venga spedito in confezione regalo. Si tratta di un’opzione che si può selezionare al momento di effettuare l’ordine e che permette di ricevere il regalo che abbiamo comprato direttamente confezionato e pronto per essere consegnato. Si tratta sicuramente di una bella comodità, estremamente comoda soprattutto per chi vuole fare regali a amici lontani o se non si ha il tempo di andare a comprare la carta da regalo, fiochi, nastri e confezionare i regali. ^_^
La confezione regalo di Amazon.it: ecco le caratteristiche del pacco regalo ed i costi


Ecco qualche suggerimento tra le novità del mondo dei giocattoli, per realizzare, per Natale e non solo, i desideri dei più piccini!!! ^__^

- Peluche Ty Famiglia Pig




- Dvd Peppa Pig




- Giochi:1)Tutti In Classe. 2) La casa di Peppa Pig. 3) Treno con suono. 4) Autocaravan

 

- Materiale scolastico




- Attività creative:1)Valigetta Timbri.  2)Carte Giganti. 3) Puzzle maxi da terra. 4) Piega e salta




- Giochi in cucina:1)Mini pizzeria. 2) Set da tè. 3)Cestino da pic nic. 4)Pasticceria.








mercoledì 30 ottobre 2013

Controlla la bolletta...Paghi il 30% in più? Enel ti rimborsa...

AVVISO IMPORTANTE CHE CREDO POSSA FARVI RISPARMIARE SOLDI E AVERE ANCHE UN RIMBORSO PER QUELLO CHE EVENTUALMENTE AVETE PAGATO IN PIU' IN QUESTI ANNI...

Se avete la dicitura "Uso domestico non residente con Tariffa D3 bioraria transitoria" .... vi stanno facendo pagare il 30% in più di quello che dovreste pagare...
Controllatevi le bollette!!!

NEL CASO AVETE QUELLA SCRITTA E SIETE RESIDENTI VI DEVONO RIMBORSARE I SOLDI....ANDATE IN COMUNE VI FATE FARE UNO STORICO DI RESIDENZA, LO INVIATE VIA FAX A ENEL E CHIEDETE IL RIMBORSO PER TARIFFA RESIDENZA.... FINO A 10 ANNI DI RETROATTIVA'!!! 




TESTIMONIANZA PRESA DAL WEB:

Mi stanno addebitando le tariffe D3 (Uso domestico non residente) anziché le D2 (Uso domestico residente).
Ho chiamato il numero verde Enel e la gentilissima interlocutrice mi ha invitato a spedirgli una dichiarazione in cui comunico la data di trasferimento in questa abitazione e loro provvederanno a rifare i conteggi e ad accreditarmi ciò che ho pagato in più    .

La differenza tra le due tariffe D2-D3 è significativa:
Quota fissa €/anno 43,5125 anziché 16,1272
Corrispettivo di potenza €/kW 14,4354 anziché 5,1340

Prezzo dell'energia
-------------------------Ore di punta-----Ore non di punta
1- fino a 1800 kWh €/kWh 0,113200 0,104730
2- oltre 1800 fino a 2640 kWh €/kWh 0,132200 0,123730

anziché
1- fino a 1800 kWh €/kWh 0,097450 0,088980
2- oltre 1800 fino a 2640 kWh €/kWh 0,139250 0,130780


 L’ente fa pagare in automatico ai cittadini italiani la tariffa da non-residenti. Il tutto con un aggravio del 30% a coloro che sono invece residenti. Oggi, inviando copia della bolletta e atto di residenza a Enel ci si può far rimborsare appunto proprio del 30 % del costo in bolletta.
Controllate, quindi, la propria bolletta e le scritte riportate!!!

La prassi classica dell’azienda Enel è quella di chiedere ai clienti attraverso una comunicazioni telefonica, nel momento in cui si sottoscrive il contratto, lo stato: residente o non-residente. La tariffa di chi non è residente nel luogo dell’allaccio dell’energia ha un aggravio del 30%. La scritta che si trova in bolletta “Uso domestico non residente con Tariffa D3 bioraria” permette infatti ad Enel di incassare la cifra superiore. Ma il processo fa pagare in automatico anche a coloro che invece sono realmente residenti.

Oggi inviando copia della bolletta e l’atto di residenza a Enel ci si può far restituire appunto proprio il 30 % del costo in bolletta.
Se siete residenti basta verificare se sulla vostra bolletta avete la scritta “Uso domestico non residente con Tariffa D3 bioraria” per capire che state pagando troppo e la cifra è scorretta. In rete c'è chi ha scoperto che per 10 anni ha pagato la cifra sbagliata, gravata appunto del 30%.


La nota informativa dell'Azienda ENEL

Il processo e la regolazione prevedono che abbia diritto all'applicazione della tariffa per uso domestico “residente”  il Cliente che ha la residenza anagrafica nell'abitazione in cui è attiva la fornitura o che ne ha richiesto il trasferimento in caso di nuovo contratto.

In tal caso è previsto che  l’ autocertificazione venga inviata  entro 5 mesi dalla data del contratto,  e comunque qualora il cliente  non provveda  Enel Servizio Elettrico  invia  una lettera  “pro-memoria” per sollecitarne la produzione, fornendo ulteriori  30 giorni di tempo, solo in caso di mancata produzione della documentazione si provvede alla revoca del beneficio tariffario.

La tariffa applicata alla fornitura è verificabile direttamente dalle bollette in ogni momento, vengono sempre riportati i dati principali della fornitura, tipologia di contratto e tariffa applicata con indicazione in chiaro “uso domestico non residente”  oppure  tariffa “uso domestico residente”.

In ogni caso comunque, qualora il cliente si accorga successivamente di non aver prodotto la documentazione, riscontrando l’applicazione di tariffa di uso domestico non residente,  l’applicazione della tariffa di suo domestico residente può essere richiesta in ogni momento, anche con effetto retroattivo, sino a 10 anni, è sufficiente farci avere apposita autocertificazione, e se la data di decorrenza è retroattiva, viene eseguita la rifatturazione del consumo nel frattempo addebitato con tariffa non residente.

Anche in ordine alla presunta differenza economica questa varia in relazione alle caratteristiche di consumo, sino quasi ad annullarsi in presenza di consumi rilevanti.







venerdì 4 ottobre 2013

Menù Low cost: Rotolo di frittata al mascarpone...



Il rotolo di frittata al mascarpone può essere servito come secondo piatto o come antipasto.
Inoltre potete preparare il rotolo di frittata al mascarpone per arricchire un buffet  o per servirlo in un picnic.


INGREDIENTI

Per la frittata:
6 uova
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
2 cucchiai di pangrattato
un ciuffetto di prezzemolo tritato
sale,q.b.
pepe,q.b.
olio extravergine di oliva,q.b.

Per la farcitura:
g 250 di mascarpone
1 scatoletta da 180 g di tonno sott'olio
olio extravergine di oliva,q.b.


PROCEDIMENTO
Prendete 250 gr di mascarpone a temperatura ambiente, una scatoletta di tonno, olio q.b., del prezzemolo fresco e uno spicchio di aglio.
Sgocciolate il tonno e schiacciatelo in un piatto con una forchetta come per sbriciolarlo n una padella ampia, amalgamate il mascarpone con il tonno sbriciolato, il sale e il pepe.
Accendete il forno a 180°.
Foderate con della carta da forno una teglia della dimensione di circa cm 20 x 30, e ungetela con un po’ di olio.
Sbattete le uova in una ciotola assieme al parmigiano grattugiato,il pangrattato,il prezzemolo,un pizzico di pepe e un pizzico di sale.Versate il composto di uova nella teglia e ponetela nel forno caldo per circa 15 minuti.
Quando la frittata sarà cotta,estraete la teglia,capovolgetela su un foglio di carta stagnola,eliminate la carta da forno e lasciatela intiepidire.
Farcite la frittata spalmando su di essa il mascarpone e  il tonno.
Arrotolate la frittata e avvolgetela ben stretta con la carta stagnola cercando di stringerla quanto basta per renderla compatta.Ponete il rotolo di frittata al mascarpone in frigorifero per almeno un’ora.
Togliete delicatamente la carta stagnola dal rotolo di frittata al mascarpone, tagliatelo a fette e servitelo.


...BUON APPETITO... ^___^





mercoledì 25 settembre 2013

Come avere denti sempre perfetti!!!Rimedi naturali contro la placca e il tartaro...




Quando la placca, una pellicola trasparente formata da batteri vivi e morti, si sedimenta fra i denti, si trasforma in tartaro.
Anche se si dice che la placca è responsabile della maggior parte delle carie dentali, in realtà é il deposito di tartaro a creare i problemi principali. Questi depositi devono essere rimossi, per evitare carie dentali dolorose e antiestetiche e malattie alle gengive. Mantenendo una buona igiene orale puoi evitare che la placca porti a depositi di tartaro.


Istruzioni
  • Lavati i denti spazzolandoli in maniera corretta con un dentifricio specifico per eliminare il tartaro.
  •  Devi lavarti i denti almeno due volte al giorno, anche se sarebbe consigliato lavarli dopo ogni pasto e prima di andare a dormire.
  • Usa il filo interdentale ogni giorno. L'uso del filo interdentale elimina i resti di cibo e bevande, cosí come la placca e il tartaro sulla linea delle gengive.
  • Usa un colluttorio antiplacca per uccidere i batteri. Anche questo evita la formazione del tartaro. Segui sempre le istruzioni sulla confezione.
  • Spazzolati i denti una volta la settimana con bicarbonato di sodio. Il bicarbonato é un rimedio casalingo per eliminare placca e a prevenire il tartaro. Questo metodo riduce anche le possibili macchie sulla superficie dei denti.
  • Fai risciacqui regolari di acqua e perossido di idrogeno al 3%. Il miscuglio deve essere metá acqua e metá perossido. Questo metodo elimina i batteri, riduce la placca e il tartaro e funziona come sbiancante naturale per i denti.
  • Vai regolarmente dal dentista. Devi sottoporti ad un controllo dentistico almeno due volte l'anno per effettuare la pulizia. É essenziale per mantenere denti e gengive sane.

Di cosa hai bisogno?
  1. Spazzolino da denti
  2. Dentifricio specifico per placca e tartaro
  3. Filo interdentale
  4. Colluttorio antiplacca
  5. Bicarbonato di sodio
  6. Acqua ossigenata al 3%

Consigli
Spazzolati i denti per almeno due minuti, avendo cura di arrivare anche ai punti piú nascosti dei denti molari

In situazioni estreme in cui non avrete a portata di mano uno spazzolino da denti subito dopo i pasti, l’ideale è sempre masticare un chewing gum senza zucchero: masticando, non solo puliremo i nostri denti, ma la saliva prodotta funzionerà come una sorta di detergente naturale neutralizzando l’acidità della placca ancor prima che possa attaccare i denti.






Ablazione del tartaro
L'ablazione del tartaro è un trattamento molto semplice che favorisce l'igiene dentale e solitamente viene fatto periodicamente una volta l'anno dal dentista ed il risultato finale può essere mantenuto fai da te a casa seguendo semplici consigli.
Per rimuovere il tartaro dai denti si consiglia di acquistare un detergente antisettico orale o altrimenti utilizzare una soluzione di perossido di idrogeno. Procedete versando la soluzione che avete scelto di utilizzare, in un piccolo misurino capace di contenere i 10 ml di liquido che vi serviranno per fare dei gargarismi per almeno un minuto. Le sostanze contenute in entrambi i composti riescono ad ossigenare la superficie dei denti ed i bordi delle gengive: processo che permette di staccare e rimuovere il tartaro. Durante il procedimento di pulizia, fate attenzione a non ingerire la miscela di perossido di idrogeno poiché facilmente potrebbe generare il vomito.

Prendete la buona abitudine di eseguire periodicamente dei gargarismi in questo modo, almeno una volta al giorno o preferibilmente dopo ogni pasto, in modo da rimuovere insieme al tartaro anche i residui di cibo che rimangono attaccati alla superficie dei denti. Al termine dei gargarismi, completate la pulizia orale con l’ausilio di un filo interdentale: passate su e giù il filo, tra ogni dente, per almeno tre volte.

Nel caso in cui il tartaro accumulato nonostante la pulizia sia ancora persistente, provvedete a rimuoverlo con degli strumenti specifici: raschiate il tartaro usando uno specchio illuminato e durante il procedimento non dimenticate di sputare e risciacquare la bocca frequentemente.

Un altro buon rimedio per la rimozione del tartaro è il cibo piccante. Il cibo piccante è noto per il suo aiuto a stimolare le ghiandole salivari, che producono una quantità tale di saliva sufficiente per pulire i denti e le gengive. La bucce di arance sono invece note per la loro capacità nel combattere i microrganismi che vanno a depositarsi sui denti: applicate delle bucce d’arancia direttamente sui denti e lasciatele in questa posizione per tutta la notte.

La buone proprietà della frutta, per il benessere dei denti, sono nascoste anche in frutti quali mele e meloni: è sufficiente mangiare qualche fetta di questi frutti dopo i pasti per pulire i denti e rendere più sane le gengive.
Altri cibi con buone proprietà per la cura dei denti sono i pomodori e le fragole (ricchi di vitamina C): applicate l’uno o l’altro prodotto sui denti e manteneteli per almeno 5 minuti. Dopo ciò lavate i denti con una soluzione ottenuta dall’unione di acqua tiepida e bicarbonato di sodio. Il bicarbonato è molto efficace per l’igiene orale, grazie alle sue proprietà leggermente abrasive e sbiancanti: se applicato sulla superficie dei denti aiuta a rimuovere direttamente la placca ed il tartaro indurito, mentre se è sciolto in acqua, aiuta a pulire i denti portando alla formazione di una superficie ruvida che unita all’azione dello spazzolino, permette di lucidare i denti. L’azione del bicarbonato di sodio offre non solo una buona igiene orale, ma permette anche di migliorare in generale l’aspetto dei denti, rendendoli più bianchi.

Per utilizzare il bicarbonato sui denti potete in alternativa preparare una soluzione unendo un cucchiaio di bicarbonato di sodio ed un pizzico di sale: mescolate e dopo aver immerso un pennello od un batuffolo di cotone nel composto, passatelo sui denti per smacchiarli. La soluzione può anche essere preparata aggiungendo a mezza tazza d’acqua, una pari quantità di bicarbonato di sodio ed un cucchiaio di aloe vera in gel, ai quali, per finire è necessario aggiungere 4 cucchiaini di glicerina vegetale più 10 gocce di olio essenziale di limone. Far riposare il composto così ottenuto per qualche ora. Conservatelo per poi utilizzarlo ogni giorno per la pulizia dei denti. Ogni volta che utilizzerete questa soluzione, al termine ricordatevi sempre di sciacquare la bocca con acqua fresca.

Per la pulizia dei denti si consiglia di utilizzare uno spazzolino elettrico, anziché quello tradizionale, poiché è più efficace nel far staccare il tartaro dai denti.

Ablazione e rimozione del tartaro dal dentista
Durante l’anno è necessario effettuare una visita dentistica, almeno una volta all'anno. L’igienista o dentista, quando necessario, procederà in maniera accurata nella pulizia dei denti. Per l’igiene orale viene utilizzata una combinazione di acqua ad alta pressione e sale, insieme ad una gamma di strumenti odontoiatrici specifici ed utili per rimuovere il tartaro. Il dentista, inoltre, nel caso in cui sia presente una malattia gengivale avanzata, potrebbe sottoporre il paziente ad un’ulteriore pulizia per la levigatura radicolare.

Considerazione finale sulla ablazione del tartaro
È importante effettuare una visita dentistica ogni anno, per tenere sotto controllo la salute oltre che l’igiene orale.
Effettuate la pulizia dei denti utilizzando un dentifricio specifico con azione antitartaro. Preferite l’utilizzo di uno spazzolino con setole in nylon morbide, in quanto queste risultano essere le più efficaci nella lotta al tartaro ed alla placca indurita. Mantenete una buona igiene orale, pulendo i denti dopo ogni pasto ed ogni giorno, almeno una volta la mattina ed una la sera.

domenica 7 luglio 2013

Come avere mani perfette in casa...e soprattutto low cost! Essere sempre alla moda, risparmiando...


Il sogno di moltissime donne è quello di avere mani sempre perfette senza necessariamente recarsi dall'estetista e di conseguenza spendere tempo e molto denaro. La manicure fatta in casa, infatti, oltre ad occupare del tempo fa risparmiare e, una volta presa la mano, si riuscirà ad avere sempre delle mani perfette sotto ogni punto di vista.
Quindi se sei una donna sempre di corsa, con mille impegni e pochissimo tempo libero o se vuoi semplicemente imparare a farla da sola, ecco alcuni consigli su come fare per avere mani curate! ^_^

Il primo dei consigli per una manicure ottimale sono due i passaggi principali:

  1. il primo eliminare le pellicine e
  2. il secondo tagliare correttamente le unghie.
 in commercio, infatti, sono disponibili moltissimi set da manicure che possono tornare veramente utili.





Per avere una manicure perfetta e soprattutto low cost occorre seguire 7 step:

PRIMO: togliere il vecchio smalto con un solvente,(meglio usare dei solventi senza acetone).

SECONDO: se avete le unghie ingiallite vi consiglio di mettere in una bacinella acqua calda e succo di limone e immergerci le mani per 5 minuti. La differenza si nota da subito! Se non avete le unghie ingiallite mettere le mani in acqua calda e olio di mandorle per idratare le mani e le vostre unghie.

TERZO: prendiamo un bastoncino in legno d'arancio, ti servirà per spingere indietro le cuticole e iniziamo a tirarle indietro con delicatezza ed infine utilizziamo il leva cuticole.

QUARTO: mettiamo una base trasparente sulle nostre unghie, Base Coat, che serve a proteggere l'unghia da eventuali smalti che verranno applicati in seguito, soprattutto se colorati.

QUINTO: applica lo smalto del colore che ti piace di più... sbizzarrisciti!

SESTO: infine dopo aver fatto asciugare lo smalto applichiamo un Top Coat. Serve principalmente, per incrementare la durata della manicure.

SETTIMO: applicate una crema idratante sulle vostre mani.

Ricorda, prima di cominciare, di  disinfettare le mani con un gel specifico antibatterico, in modo da eliminare i germi che si depositano sulle mani.
Un’altra accortezza infine è quella di utilizzare guanti in lattice o gomma per le faccende domestiche, per evitare che il contatto con l’acqua e i detersivi possano rovinare mani e unghie.



Se vuoi, invece, realizzare una French Manicure, gli step da seguire sono sempre gli stessi della manicure...fino al QUARTO STEP (vedi sopra)...poi

QUINTO: applica le apposite lunette da French Manicure alla base della parte bianca dell'unghia.

SESTO: Attendi una mezz'oretta circa e, quando le punte delle tue unghie saranno asciutte, stendi lo smalto trasparente rosato apposito per French Manicure. Lascia asciugare.

SETTIMO: infine dopo aver fatto asciugare lo smalto applichiamo un Top Coat. Serve principalmente, per incrementare la durata della manicure.

OTTIMO: applicate una crema idratante sulle vostre mani.

Per avere delle mani sempre alla moda e soprattutto low cost, arrivano in aiuto vari kit e cofanetti decora unghie che vi permetteranno di ottenere bellissime unghie decorate, creative, ma soprattutto originali, divertenti e colorati!, in modo facile e veloce!!!^_^






Libera la nail artist che è in te!!!



venerdì 12 aprile 2013

L'Aceto di Mele: l'alleato della bellezza...10 usi alternativi!!!




Una mela al giorno leva il medico d torno si sa....ma... avete mai pensato che dalle mele è possibile ricavare un aceto, l'aceto di mele appunto, in grado di renderci più belle?
Ebbene sì, l’aceto di mele è buono per la pelle, per l’organismo e per i capelli, in più non costa tanto e dura a lungo.


E'  molto ricco di potassio, quindi previene la perdita dei capelli e fortifica i denti, contiene calcio, è dunque perfetto per ossa e denti forti, è ricco di pectina, sostanza che regola la pressione sanguigna e riduce il colesterolo cattivo, contiene fosforo e ferro, è tonificante, combatte i batteri e i funghi e riequilibra l’acidità di stomaco.

Ecco 10 usi alternativi dell'aceto di mele:


1. Capelli lucenti

L'aceto di mele può essere utilizzato per il risciacquo finale dei capelli dopo lo shampoo, al fine di donare loro maggiore brillantezza. Basterà aggiungerne un cucchiaino in un flacone da un litro riempito con acqua fredda, agitare e procedere al risciacquo. Sui capelli non rimarrà alcun odore di aceto. In ogni caso, il risciacquo finale all'aceto aiuterà i capelli a recuperare il loro naturale ph acido.

2. Tonico per il viso

Esso può essere inoltre diluito nell'acqua in piccolissime quantità al fine di realizzare un tonico completamente naturale per il viso, da applicare ogni sera con l'aiuto di una spugnetta riutilizzabile.

3. Contro il gonfiore di mani e piedi

L'aceto di mele rappresenta un rimedio adatto in caso di gonfiore ai piedi ed alle mani a fine giornata. Può essere applicato sulle zone interessate come se si trattasse di un comune olio da massaggio.

4. Contro le scottature solari

In caso di scottature solari, esso può essere aggiunto nella quantità di un bicchiere all'acqua del bagno per donare sollievo alla pelle irritata.L'’aceto di mele può essere utilizzato per schiarire le macchie della pelle: basta tamponarlo sulle macchie ogni sera prima di andare a letto e gli effetti sono visibili in poco tempo, con applicazioni costanti tutte le sere,

5. Dopobarba

L'aceto di mele, diluito con acqua in parti uguali, può essere impiegato come dopobarba per agevolare la scomparsa di eventuali arrossamenti.

6. Collutorio

Può essere impiegato per la realizzazione di un collutorio naturale semplicemente diluendone un cucchiaio in un bicchiere di acqua tiepida.

7. Contro il raffreddore

Può essere utilizzato per realizzare di fumenti adatti a combattere il raffreddore aggiungendone due o tre cucchiai in una pentola contenente acqua bollente, da cui respirare profondamente il vapore sprigionato.

8. Detersivo spray multiuso
Mescolano due bicchieri d'acqua con un bicchiere di aceto di mele ed agitando per bene il tutto all'interno di un flacone apposito, otterrete un ottimo spray multiuso da utilizzare per la pulizia delle superfici resistenti del bagno e della cucina, oltre che di vetri e pavimenti.

9. Antiparassitario Animali domestici
Strofinare il pelo del vostro cane con dell'aceto di mele diluito con acqua vi aiuterà a tenere lontani i parassiti.

10. Contro il singhiozzo
L'aceto di mele, nella quantità di un cucchiaino, veniva utilizzato dalle nostre nonne per calmare il singhiozzo e per alleviare i sintomi delle nausee in gravidanza.




Tratto da GreenMe e DietaENutrizione



mercoledì 15 agosto 2012

Come risparmiare in casa su detersivi e prodotti per la pulizia, piccola guida al risparmio ecologico e al ritorno alle vecchie tradizioni

Oggi vi proponiamo una guida pratica per risparmiare in casa usando prodotti naturali che provengono dai metodi delle nostre nonne, sicuramente più “risparmiosi” e meno inquinanti di quelli che utilizziamo oggi.

Ma, spesso questi prodotti per la pulizia hanno un neo: richiedono più tempo rispetto ai mezzi convenzionali e moderni.



Detersivi naturali fatti con gli avanzi di cucina

Per i più risparmiosi sarà interessante sapere che l’acqua con la quale si è cotto degli spinaci è utilissima per lavare i golf, le calze di lana e gli altri indumenti purché siano neri. Invece l’acqua nella quale abbiamo messo a bagno i dei legumi come ceci e fagioli, dopo averla fatta bollire è ottima per la biancheria chiara che abbiamo precedentemente insaponato con un sapone leggero e naturale. Basta passarcela sopra, e risciacquare bene.

Come si fa in casa il detersivo per i piatti ecologico



Come si lavano i piatti risparmiando su acqua e detersivo

Per lavare i piatti e risparmiare è consigliabile riempire un lavello di acqua calda e metterci i piatti, posate e pentole dove avremo precedentemente tolto con della carta (già usata) i resti rimasti del pasto.
Quindi in alternativa al detersivo si possono usare scaglie di sapone di Marsiglia o i saponi che abbiamo a casa (e per le feste natalizie ce ne arrivano a vagonate) oltre che premurarci di aggiungere nell’acqua calda anche dell’aceto.
Quindi si insapona la spugna, anche la luffa (spugna vegetale) va benissimo perché è anche abrasiva e, tenendo l’acqua corrente chiusa, si procede a lavare il maggior numero di piatti utilizzando l’acqua calda del lavandino.
Per primi verranno messi a mollo e lavati i bicchieri che sono più difficili da lavare se inzuppati dall’unto delle stoviglie.
Una volta riempito di piatti lavati il secondo lavello, procedere aprendo l’acqua fredda al minimo flusso sciacquando quanto basta e facendo passare l’acqua del risciacquo anche sopra agli altri oggetti insaponati che così incominceranno a perdere un po’ di insaponatura.
Se si devono lavare le stoviglie dove è stato del pesce meglio spremere un po’ di succo di limone nella spugna e passare più volte con il sapone.
Finito di lavare il tutto se si vuol pulire dalle macchie di calcare l’acquaio in acciaio basta aceto molto caldo o del limone. Per pulire invece il marmo le nonne consigliavano di strofinarci una buccia di mela.
Attenzione al limone, sul marmo è corrosivo.


Come fare in casa il sapone al tè


Il bucato con la cenere: come si lava la biancheria naturalmente

Il vecchio rimedio della nonna è sempre attuale per chi può usufruire di un camino o reperibile cenere pulita con facilità. Bisogna armarsi di pazienza e un po’ di tempo, due giorni per l’esattezza.
Il primo giorno i panni si lavano con una buona insaponata con sapone di Marsiglia.
E ci si organizza per reperire una tinozza con un foro alla base chiuso con un tappo. Quindi si dispongono sul fondo della stessa dei rami di scopa, erica per intenderci, in modo che la biancheria possa rimanere sollevata dal ranno che colerà verso il basso.
A questo punto si mettono i panni a strati uno sull’altro avendo cura di iniziare da quelli più sporchi. Gli strati si dividono con un pezzo di tela. Alla fine si racchiude il tutto con un lenzuolo bianco a tessuto fitto dove si spargerà sopra, uno strato di cenere, all’incirca un chilo ogni dieci litri di acqua.
Sopra il tutto si fa scivolare l’acqua calda ma non bollente. Dal foro di fondo della tinozza uscirà l’acqua che verrà raccolta da un secchio.
Verrà nuovamente riscaldata e ripassata sui panni ogni volta con l’acqua sempre più calda. Quando l’acqua della tinozza uscirà bollente sarà il momento di smettere con le lavature.
Dopo dodici ore, capo per capo si procederà ad un nuovo lavaggio con il sapone di Marsiglia per essere poi stesa al sole.

Come lavare la biancheria con liscivia e aceto

Il bucato con la lisciviatrice



Unico grosso problema è trovare la lisciviatrice che non è altro che la mamma della lavatrice.
Praticamente la lisciviatrice è una caldaia o per meglio dire un grosso secchio di ferro zincato con un doppiofondo bucherellato e sormontato da un tubo vuoto terminante con una rosa di annaffiamento.
Si consiglia una lisciviatrice che contenga venticinque litri di acqua così che potrà contenere fino a cinque chili di bucato. Dunque al momento dell’uso si utilizza saponina per 50 grammi per litro d’acqua che dovrà passare di un solo dito il fondo bucherellato della caldaia.
Attorno al tubo si disporrà la biancheria ben insaponata e bagnata.
Si aggiunge l’acqua necessaria che non arrivi all’orlo del tubo. Si chiude il coperchio e si mette sul fuoco.
Una volta che l’acqua giunge ad ebollizione salirà dal tubo innaffiando i panni ritornando in basso farà di nuovo l’operazione.
Dopo tre quarti d’ora si toglie la caldaia dal fuoco e si lascia raffreddare.
Una volta freddi si sciacquano i panni che saranno perfetti.


Non avete il tempo o la voglia di tornare alle vecchie e sane tradizioni ? Seguite allora questi consigli per risparmiare energia quando lavate i panni con la vostra lavatrice : ecco 5 consigli, per riuscire a reindirizzare queste pratiche verso il principio dell’eco-sostenibilità.

1) Usarla meno! Per alcuni capi d’abbigliamento (calzini, mutande e intimo in generale), un bucato tradizionale fatto con sapone di Marsiglia e olio di gomito non rappresenta una pratica impossibile da affrontare. Sono capi che si lavano e asciugano velocemente. Inoltre non richiedono di essere stirati, un po’ più faticoso è vero, ma decisamente più salutare per l’ambiente. 

2) Ma quando la usate…
Riempitela fino alla sua massima capienza. Il risparmio in questo caso non è solo energetico, anche per quanto riguarda il detersivo è certamente una soluzione per farvelo durare più a lungo. Altro consiglio è anche quello di utilizzare una temperatura di lavaggio non eccessiva (salvo sporco intenso). Più si riscalda l’acqua, infatti, e più si consuma energia. Inoltre è consigliabile azionare la lavatrice nelle ore serali in cui molti gestori elettrici applicano tariffe più convenienti. Perché? Nella fascia serale si inquina meno e si aiuta a far funzionare in modo più regolare la rete elettrica. Fuori dagli orari lavorativi, infatti, il consumo di energia elettrica totale è molto minore e quindi servirebbe molta meno corrente, ma le centrali elettriche non si possono accendere e spegnere a piacere. Quindi consumando un po' meno corrente di giorno si fanno lavorare meno "sovraccariche" le centrali e consumandone un po' di più di notte si mette a frutto la corrente prodotta dalle centrali termoelettriche che non possono essere spente.

3) Invece, quando lavate: tempismo! Strettamente collegato a quanto detto sopra, non aspettate troppo tempo per lavare gli indumenti sporchi. Macchie come, ad esempio, quelle di fango prima si lavano e prima si tolgono. Se vengono lasciate nella cesta dei panni sporchi per molto tempo, sarete costretti ad utilizzare un lavaggio a temperatura maggiore, più detersivo e – ovviamente – più consumo. Stesso discorso per quando asciugate, se stendete subito i vostri panni, con precisione e attenzione potreste, addirittura, omettere la stiratura e con questo evitare un ulteriore spreco energetico.

4) Comprare i detersivi giusti…
Ormai sono venduti dovunque. Stiamo parlando dei detersivi biologici, leggermente più cari, ma meno dannosi per l’ambiente. Anche quelli alla spina, come abbiamo visto diverse volte, sono una valida soluzione in quanto contribuiscono a ridurre gli imballaggi e i rifiuti. E per le macchie difficili, provate con i rimedi naturali e fai-da-te di cui abbiamo parlato prima !

5) E per ultimo, quando asciugate i panni…
Se per voi il tempo è prezioso e fate di tutto per risparmiarlo e ottimizzarlo, non è necessario un’asciugatrice elettronica per andare più veloci. Se avete spazio, asciugateli il più alto possibile. E’ risaputo, infatti, che l’aria calda va in quella direzione. Esistono, a tal proposito, stendi-panni posizionabili proprio ad altezza soffitto. Altra valida soluzione in inverno potrebbe essere quella di appoggiare i panni sopra il calorifero, ma senza sovraccaricarlo troppo perché il rischio poi è di non far riscaldare l’ambiente.


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